Non so se capita anche a voi ma a me, se mi prende il nervoso, mi si seccano i pensieri. Non tutti, devo dire, ma quelli che mi piacciono di più - ovviamente.
Se mi prende il nervoso perdo la mia proverbiale ironia acidella per trasformarmi in una caffettiera che brontola tra sé e sé. Una noia mortale.
Quindi, ecco, non scriverò niente.
Niente, tranne che le feste comandate mi portano sfiga, che babbo natale è uno stronzo e che stasera me ne vado al mare. Pappappero.
venerdì 29 marzo 2013
venerdì 15 marzo 2013
Bionde si nasce (e io non lo nacqui)
Che cosa si intende, nella pratica, per "essere bionda" o "fare la bionda"? Vorrei che chi si impegna a ripetermelo in continuazione si impegnasse anche a farmi un corso di bionditudine perché io, mi pare chiaro, non sono in grado di capirlo da sola.
Eppure c'è stato un tempo in cui anche io ho fatto parte di quel club esclusivo. Non ne ho particolari ricordi, se non qualche foto a colori di una scoreggina con braccioli gialli e fiocchetto in testa che faceva il bagno allegramente e sorrideva alla macchina fotografica. Significa forse questo, essere bionda? Avere un fiocco in testa e sorridere alla macchina fotografica?
No perché io, stamattina, mentre lui mi guardava fissa negli occhi e mi sorrideva, sono andata dritta a sbattere contro una porta. Io.
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