
qui non si parla d'altro, finalmente ce l'hai fatta!
Che bello vedere il tuo sorriso, il tuo abbraccio con Kate, la tanto desiderata statuetta finalmente nelle tue mani. Sono davvero felice per te e so che mi perdonerai.
So che mi perdonerai per non aver mai appeso un tuo poster nella mia cameretta, per non essermi mai innamorata di te e per non aver pianto guardando Titanic.
Sono davvero felice e so che mi perdonerai se la mia gioia per te non e’ paragonabile a quella che ho provato per la vittoria di Ennio-nostro Morricone.
Sai, essere italiani non è facile. Tutti amate il nostro paese e quando andiamo via ci chiedete perche’, ma spiegarlo senza essere banali non e’ per niente semplice.
Che cosa dirti, Leo. Morricone ci ha dimostrato che a 87 anni – OTTANTASETTE – si può ancora avere talento, passione e voglia di fare cose belle, ma soprattutto ci ha dimostrato che ci si può ancora emozionare (guarda qui).
La voce rotta, il foglietto bianco con il discorso, il ringraziamento a Tarantino per averlo scelto e la dedica alla moglie Maria. “Non c’è una musica importante senza un grande film che la ispiri”.Tutto meraviglioso, delicato e quasi irreale, vero Leo?
So che sei d’accordo con me e per questo mi perdonerai.
Perdonami ma ora è tempo di interrompere i festeggiamenti per un momento. Si’, molla 'sta statuetta e vieni qui.
Tieni, prendi questo.
Come che cos' è? È uno spolverino. Dai, smettila di fare il cretino e poggia quella statuetta. Su, forza. Avrai vinto un Oscar anche tu ma e’ arrivato il momento di fare chiarezza:
sei tanto bravo, ma a Ennio nostro je spolveri gli spartiti.