Freccina in giù. Din. BOOM. Ciao.
Ma sarà meglio entrare o no?
lunedì 28 gennaio 2013
domenica 20 gennaio 2013
La ceretta del venerdì sera
Le persone normali il venerdì scappano dall’ufficio per, non
so, partire per un week end in montagna o in una città d’arte, tornare a casa se
fuori sede oppure semplicemente per cambiarsi e poi uscire con i loro
fidanzati, gli amici e i fidanzati degli amici. Sì insomma quei grupponi di
gente che viaggia in coppia manco fossero una classe di prima elementare in
gita scolastica.
Vabbè, io invece non avendo né un fidanzato né gli amici del
fidanzato con cui uscire, venerdì sono scappata dall’ufficio per andare a fare
la ceretta. Unico posto disponibile della settimana alle ore 20.00. Bene. E
mentre ero lì sul lettino ho pensato:
- dovevo fare l’estetista
- dovevo fare l’estetista, ma senza ceretta all’inguine
- la tua estetista ti conosce come nessuno mai nel corso di tutta la tua vita quindi, cari maschietti, fatevene una ragione: bene che vi vada, arriverete secondi
- ma perché la tua amica estetista deve uscire mentre ti spogli e ti infili le mutandine di carta se poi ti farà fare quello che ti farà fare e le mutande di carta diventeranno solo un impiccio?
- COMUNQUE ODDIO CHE MALE!
- che bello sarebbe se tornassero di moda gli anni ‘70
sabato 5 gennaio 2013
Quando è no, è no. Forse.
La nuova serie è alle porte, ecco un riassunto delle puntate
precedenti.
Puntata 1: Tu vedi
lui – lui non vede te
Quando: dicembre 2011. Dove: a una festa. Cosa: una tua amica
dice “Guardalo, è lui.” Tu ti giri e
lo vedi: giovanile, senza giacca, maniche di camicia tirate su e mani addosso a
una ventenne. Raccogli il tuo bicchiere e prosegui.
Puntata 2: Tu vedi
lui- lui vede te
Quando: febbraio 2012. Dove: per strada. Cosa: tu sei
vestita di rosso, lui no. Lui sta per salire in macchina, ti vede e si ferma.
Tu gli sorridi, lui va via. Bene.
Puntata 3: Se ti
piacciono i pesci
Quando: maggio 2012. Dove: al porto. Cosa: “In questi posti
si mangia bene, ma vacci sul presto”, ti consiglia. Tu sai già che non ci
andrai ma ti piace guardarlo mentre sfoglia la rubrica di carta. Alla fine
andrai all’acquario e al ritorno gli racconterai che è bellissimo, c’è una
vasca con i pesci di Nemo, e poi ci sono i pinguini e poi le meduse
fosforescenti e poi…
“Beh, se ti piacciono i pesci”- ti risponde.
Puntanta 4: Ci
vediamo o no?
Quando: maggio 2012. Dove: al chiuso. Cosa: ti avvicini e
sputi fuori un “Ti va una birra?”
Lui risponde, nell’ordine:
·
!”%&/)(/&%
·
Quando, stasera?
·
Non posso, devo andare da mia madre
·
Mi spiace
·
Mi spiace
·
Si è rotta un piede
·
Hem
·
Heeeeeeeeem
·
Il gatto
·
Facciamo un’altra volta
·
Scusa
·
Mi spiace
·
Facciamo settimana prossima?
Tu prima gli cancelli la memoria con un Oblivion, poi
sublimi.
Puntata 5: Vi
dovevate vedere ma poi no
Quando: giugno 2012. Dove: all’aperto. Cosa: dovevate fare
una cosa insieme, poi lui all’ultimo momento si scusa ma proprio non può venire
e tu fai finta di non esserci rimasta male.
Puntata 6: Che bella
bicicletta
Quando: luglio 2012. Dove: in giro. Cosa: lo vedi e ammutolisci. Ce l’hai un po’ con lui e non ti interessa darlo a vedere. Mentre
litighi con la catena della tua bici e lo insulti mentalmente senti un
campanello suonare. Alzi lo sguardo e lo vedi che, dalla sua fichissima
bicicletta, ti saluta sorridente con la sua borsa di tela rosa a tracolla. “E’ una bici complicata, magari un giorno te
la faccio provare”. Vaffanculo tu, la tua bici azzurra e la tua borsa rosa.
Convivo da quasi 30 anni con me stessa, una bici da uomo con freni a bacchetta non mi
spaventa per niente. Coglione.
Puntata 7: Mi vesto
di rosso e non ti cago.
Quando: novembre 2012. Dove: al sole. Cosa: lui fuma e ti guarda.
Tu sorridi al suo amico e passi oltre. Il giorno dopo ti telefonerà e tu non
risponderai. Cretina.
Puntata 8: Non
guardarmi così
Quando: dicembre 2012. Dove: davanti a una porta scorrevole.
Cosa: tipica scena da film. Solo che se fosse stato un film tu saresti stata bellissima
e lui, invece di restare lì a guardarti come un baccalà, sarebbe tornato
indietro, correndo, e col fiatone ti avrebbe baciata. E invece no, sei rimasta
a guardare il tuo riflesso con la bocca aperta e la tua piadina cotto e
mozzarella nel sacchetto di carta.
Puntata 9: Non posso.
Forse.
Quando: dicembre 2012. Dove: nella mie mani e un po’ anche
nelle sue. Cosa: lo so e non mi interessa, bianco o a colori è la stessa cosa, non è vero, hai le sigarette? vorrei fosse così, no non posso, lo
so, basta, driiin, no, hai una sigaretta, aspettami che arrivo, dove sei? posso
offrirti qualcosa da bere?, no, non posso, sì, andiamo a fumare?, fumi? ti
accompagno, no, non posso, aspetta, no, io vado al mare, tu? anch’io, meglio,
ci vediamo, no basta, hai ragione, sì, no, testina, belè. Ciao.
Lui era una bambolina, però la lana della sua giacca era una figata.
mercoledì 2 gennaio 2013
Iniziare dalla fine
L'anno sta finendo, ok, ma a me tutta questa storia della fine, dei bilanci e dei buoni propositi mette tristezza e allora ho deciso di iniziare a usare questo spazietto che mi ero ritagliata tempo fa e avevo abbandonato alla nascita.
L'ho chiamato Molliche in onore di "Non smollicare!", una delle frasi cult di mia madre, perchè qui posso smollicare quanto mi pare e senza ansie. Olè.
Non so bene qualse sarà la sua evoluzione ma intanto è qui e sono certa che sarà un po' come un bel mucchietto di molliche, tutte di diversa forma e grandezza ma tutte appartenenti alla stessa pagnotta. Staremo a vedere cosa verrà fuori.
Concludendo, visto che è sempre l'ultimo giorno dell'anno e un po' di sdolcinatezza (?) ci sta sempre bene, ci terrei ad abbracciare forte forte chi ha percorso con me questo 2012: chi c'è sempre stato, chi è arrivato da poco, chi ha dei bei polpacci, chi è sempre in ritardo e chi è stato stronzo.
martedì 1 gennaio 2013
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