Caro, carissimo Babbo Natale,
che cosa c'è di non chiaro nelle mie letterine?
Ti prego, dimmelo, perché a questo punto mi pare chiaro che il problema sia il mio modo di sottoporti i miei desideri.
Qualche giorno fa, nella mia piccola letterina, ho scritto:
Ero già pronta a pubblicare la mia letterina a Babbo Natale con le mie
richieste sgangherate, con riferimenti a quella dell'anno scorso, alle
braccia tatuate che avevo chiesto e ho effettivamente avuto, con una
lista di caratteristiche extra oltre al cervello fino (tipo il non esser
sposati-fidanzati-separati-con-figli-a-carico) ma no, non lo farò.
Quella letterina resterà tra le bozze e nessun babbo natale la leggerà mai, perché la verità è che
IO - NON - VOGLIO - NIENTE.
Anzi, una cosa sì: vorrei piangere solo per le cose belle.
Ecco, evidentemente si rende necessario un chiarimento: la questione del non essere sposati-fidanzati-separati-con-figli-a-carico VALE LO STESSO come richiesta. A dirla tutta, è una di quelle cose belle che mi farebbe piangere quindi, ti prego, me lo fai 'sto regalo?
Perché ora, quello lì, dopo avermi dato della stronza impertinente, dopo avermi detto che l'altra sera alla festa
belin, gli auguri glieli potevo pure fare, ora mi scrive, mi chiede che cosa faccio, dove sono e se sono già partita.
Che dobbiamo fare, ricominciamo da capo?
Direi di no.
Avremmo dovuto riparlarne in autunno ma, per fortuna, ormai siamo entrati in inverno.
Grazie, ciao.