sabato 21 dicembre 2013

E facciamo sta classifica - Iodio

Come ogni anno, quando si avvicina la fine, fioccano le classifiche: i libri più belli, i film più belli, le canzoni più belle, i desideri per il nuovo anno, ecc.

E allora perché non farne anche una mia, di classifica?
Ecco.

Però una classifica delle cose belle non voglio farla, forse non so neanche farla, non ho ancora imparato a considerare le cose belle come reali e non strane eccezioni che in realtà non mi riguardano e non sono fatte per me e se mi capitano è solo un caso, un errore, uno scherzo o che ne so. Quindi vorrei fare una classifica di cose da lasciare sul pavimento il 31 dicembre, prima di fare un bel passo nell'anno nuovo, girarmi e fare un poco signorile gesto del'ombrello. Tiè.

Tra le tante cose che si possono classificare ho scelto le parole, perché le parole sono importanti, importantissime e troppo spesso sono trattate male, usate male, violentate, frullate e mescolate per diventare terribili mode.
Usare male le parole ci porta a pensare male e soprattutto a esprimerci male, dire una cosa per un'altra e, ancora peggio, dire tutti le stesse cose perché va di moda.

E allora, ecco la mia classifica: parole e modi di dire che ioveramentenoncelapossofare ma ODIO:

  1. Bellavita
  2. Top
  3. Agile
  4. Che stile
  5. Tanta roba
  6. "Te" al posto di tu
  7. Talento 
  8. Assolutissimamente
  9. Processo
  10. Pettinato

Durante la lettura si consiglia l'ascolto di:


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